lunedì 28 aprile 2014

RECENSIONE: ALFONSINO E LA LUNA

Oggi mi sento romantica e ho deciso di proporvi questo meraviglioso albo illustrato che tratta il tema dell'innamoramento e del primo bacio. La penna è quella di Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la Letteratura nel 2010, che nel 2012 ha deciso di provare a scrivere per i bambini, peraltro riuscendoci alla grande, e affrontando un tema del tutto inusuale nella letteratura per l'infanzia. 
Racconta la storia di Alfonsino, che si innamora della dolce Nereida, e che sogna di poter baciare la sua candida guancia. 


Ma quando svela il suo desiderio a Nereida lei lo spiazza, dicendogli che lo si lascerà baciare solo se lui le regalerà la luna. Alfonsino sconsolato pensò che sarebbe riuscito ad accontentarla e da quella sera iniziò ad osservare la luna dalla finestra della sua camera. Ma una sera successe qualcosa di magico. Rientrando dal balcone nella sua camera vide il riflesso della luna in un recipiente pieno d'acqua. Felice andò a dormire con la consapevolezza che aveva trovato il modo per accontentare Nereida. Il giorno successivo rivelò subito alla sua amata che avrebbe potuto regalarle la luna e le chiese di andare a casa sua una sera, quando il sole scende per lasciare spazio alla notte e alle stelle. Nereida accettò. Alfonsino andò così a casa di Nereida, la porto sul balcone e le chiese di dargli un recipiente pieno d'acqua. Cercò il punto giusto e disse alla sua piccola amata di guardarci dentro. Nereida si chinò sull'orlo del recipiente e restò lì ad osservare affascinata una "piccola Luna rotonda e gialla". 


Ad Alfonsino batteva forte il cuore. A un certo punto Nereida si alzò e andò vicino ad Alfonsino. Sporse il suo viso e lasciò che lui baciasse dolcemente la sua guancia. 

Che dire...per me è una poesia. Ciò che più mi ha incantata di questo libro, oltre alle delicate illustrazioni di Marta Chicote Juiz, è il modo in cui Alfonsino riesce ad accontentare Nereida. Lo fa in un modo unico, romantico e creativo, come solo i bambini sanno fare. Una semplicità che noi adulti spesso perdiamo. Ma l'amore vero è proprio questo e Alfonsino ce lo ricorda. Quando amiamo una persona faremmo di tutto per veder brillare i suoi occhi, anche portare la luna giù dal cielo! Inoltre Alfonsino trasmette, a mio avviso, un altro messaggio importante e cioè quello di non arrendersi di fronte a una prova che sembra impossibile, e che diventa "possibile" solo grazie alle sue capacità e alla sua tenacia. 
Ve lo consiglio vivamente per i primi amori del vostro piccolo, per i 4/5 anni ma anche prima se pensate che non sia mai troppo presto per parlare di amore.

mercoledì 23 aprile 2014

I miei consigli per scegliere un buon libro.


Ecco un piccolo manuale di istruzioni per imparare a scegliere il libro giusto per ogni età e fase di sviluppo del vostro bambino, lasciando sempre spazio alla “pancia”, i vostri gusti e soprattutto quelli del tuo bambino.

0-6 MESI: nei suoi primi mesi di vita è fondamentale parlare, cantare e ripetere al vostro bambino. Per questa fase si addicono perfettamente le filastrocche, ninne-nanne e scioglilingua, da raccontare ad alta voce accompagnati da gesti di tenerezza, coccole e carezze.

6-12 MESI: iniziano i primi tentativi di afferrare gli oggetti, di riconoscere le immagini e di ripetere suoni e parole. Per questa fase di sviluppo vi consiglio:
  • i cosiddetti LIBRI SENSO-PERCETTIVI, cioè costruiti con materiali diversi (stoffa, plastica, cartone, legno..) utili nello stimolare la percezione sensoriale del bambino. Ad esempio sono molto carini “I PRIMI LIBRI TATTILI” Edizioni Usborne.
  • I LIBRI CARTONATI, di piccola dimensione per le loro manine, lavabili, atossici e soprattutto molto resistenti a mordicchiature, strappi, ecc. Vi consiglio di scegliere libri cartonati che raffigurino soprattutto volti o oggetti che richiedono all’adulto di nominare e ripetere ciò che è raffigurato. Vanno molto bene e divertono i nostri piccoli quelli che all’immagine uniscono un suono, come i versi degli animali. Ad esempio, “L’UCCELLINO FA..” della Babalibri.

12-18 MESI: in questa fase il vostro bambino ha acquisito una certa famigliarità con i libri, sa girare le pagine correttamente e sa come posizionare il libro in modo corretto. E’ capace di riconoscere diverse immagini e di iniziare ad indicare ciò che gli piace. Si verificano i primi tentativi di memorizzare e ripetere gesti e parole. Per questa fase vi consiglio:
  • LIBRI CARTONATI, di dimensioni più grandi e con immagini più complesse. Cercate di evitare però i libri con illustrazioni troppo ricche, che a noi sembrano molto accattivanti, ma in realtà confondono l’attenzione del nostro bambino. Perfetti sono i libri che rappresentano delle situazioni di vita quotidiana, familiari al bambino, come il momento della pappa, l’igiene o il gioco. Sono perfetti i libri del cagnolino SPOTTY. 
  • LIBRI TATTILI e SONORI, continuare a proporre inoltre libri che stimolano lo sviluppo della senso-percezione; molto apprezzati in questa fase i libri musicali, con musiche o suoni che devono attivare schiacciando dei tasti. Quelli della DAMI o della Usborne.
  • LIBRI INTERATTIVI, quelli cioè che utilizzano linguette, alette o parti mobili che modificano l’immagine. Iniziare a proporli facendo attenzione che non strappino le alette.

18-24 MESI: in questa fase si verifica un notevole sviluppo delle capacità linguistiche e il bambino si diverte a ripetere parole nuove. Inoltre la manualità si è fatta sempre più precisa e il bambino utilizza in modo corretto il libro ed è incuriosito da eventuali libri che offrono un approccio interattivo. Vi consiglio:
  • PRIME STORIE, cioè con storie riconducibili alla vita quotidiana del bambino o storie in cui il bambino si possa rispecchiare, con protagonisti bambini o animali. Oltre al classico formato cartonato si può iniziare a proporre libri di formato diverso e con pagine di carta sottili.
  • LIBRI INTERATTIVI, magari più complessi e LIBRI CON I BUCHI, quelli che ad esempio mostrano solo una parte della pagina successiva favorendo così la formulazione di ipotesi.

A questo punto è difficile consigliarvi dei libri in particolare, ma vi propongo di scegliere tra quelli della Babalibri Editore, Lapis, Castoro o Gallucci. Ce ne sono tanti altri che vi segnalerò con le recensioni.

24-36 MESI e oltre: in questa fase c’è un rapidissimo sviluppo del linguaggio, in particolare se sostenuto dalle conversazioni con gli adulti. C’è anche una fortissima voglia di muoversi, e si verifica quindi una certa difficoltà a stare fermi di fronte al libri; per questo possono essere di aiuto i libri che offrono la possibilità al bambino di compiere le azioni descritte. È la fase dell’egocentrismo, per cui i bambini hanno maggior interesse per storie che fanno riferimento al proprio mondo conoscitivo e relazionale. È comunque una fase in cui la curiosità è inesauribile, per questo si possono proporre molti argomenti. Inizia inoltre la “fase dei perché”. Imparano a memoria le storie preferite iniziando così a stabilire i primi legami emotivi con i libri più ascoltati.
  • LIBRI PER IMPARARE, che ribadiscono le nozioni come i colori, i numeri, le lettere dell’alfabeto, i contrari, ecc..
  • FIABE, dalle classiche fiabe a quelle in rime, graditissime in questa età.
  • ALBI ILLUSTRATI, libri di grande formato che consentono al bambino una vera e propria LETTURA CONDIVISA: mentre l’adulto legge il testo ad alta voce, il bambino “legge” l’illustrazione imparando così a cogliere le differenze tra linguaggio verbale e iconico. Nell’albo illustrato le immagini “raccontano” a modo loro la storia narrata, ma non si limitano a illustrare quanto già espresso con le parole ma ampliano, sottolineano o precisano il testo verbale. Gli argomenti possono essere i più vari: storie di famiglie, cibo, animali, camion, macchine, fratelli, sorelle, sull’andare a scuola, come farsi gli amici..

Anche per questa fase ci sono un’infinità di ottimi libri e per questo vi rimando alle mie recensioni.

Da 36 MESI in poi: ormai il bambino è pronto per una grande varietà di libri e argomenti. A questo punto è in grado di attribuire significati alle storie, inizia a cogliere anche i significati simbolici, segue con il dito il testo e riconosce lettere e parole. Impara a memoria le sue storie preferite e vi chiede di raccontargliele più volte (e non provate a cambiare una parola!!).

ETA’ SCOLARE: quando i nostri bambini iniziano la scuola imparano a leggere e scrivere. A questo punto vorranno leggere da soli i loro libri ma avranno qualche difficoltà. Ed è proprio ora che non dovete smettere di leggere loro le storie ad alta voce. Infatti la loro capacità di comprendere i testi è decisamente maggiore rispetto alla loro capacità di leggere, quindi nell'attesa che si perfezioni la loro lettura continuate a leggergli le storie più complesse e lasciate a loro i libri con i testi più semplici.

Bene, spero che i mie consigli possano esservi di aiuto per far amare la lettura ai vostri bimba e per sentirvi più sicure quando entrate in una libreria!!

martedì 22 aprile 2014

RECENSIONE: CHE RABBIA!


Oggi voglio proporvi un libro che può risultare utile per parlare di emozioni. Un'emozione in particolare che viene spesso disconosciuta ai bambini, la rabbia, ma che in realtà è presente già a partire dai primi anni di vita. A differenza delle emozioni positive, più facilmente espresse dai bambini e, altrettanto facilmente riconoscibili dai genitori, la rabbia è invece spesso motivo di incomprensione da parte dei genitori: se il bambino si arrabbia sta facendo i capricci, ci fa innervosire e lo si sgrida. Questo libro ci aiuta a far comprendere questa emozione ai nostri bambini, per evitare di reprimerla e permettere così di maneggiarla meglio, come altre emozioni positive. Quest'ultima edizione di Babalibri è in piccolo formato, adatta quindi alle piccole manine dei nostri bimbi. La storia, scritta da Mireille d'Allance (già autrice di altri validissimi libri di cui vi parlerò più avanti) racconta di un bambino di nome Roberto, che torna a casa da scuola, dopo una bruttissima giornata. Ad accoglierlo il papà che, non capendo il suo stato d'animo, peggiora la situazione dicendogli "Hei tu, levati quelle scarpacce" e per cena gli presenta un bel piatto di spinaci. Roberto si rifiuta di mangiare e il papà lo spedisce in camera sua. Appena arrivato in camera sente qualcosa che cresce dentro, e così all'improvviso, dalla sua bocca esce una "Cosa terribile". 

Un enorme mostro rosso che inizia a mettere tutto sotto sopra nella sua cameretta, giocattoli e libri compresi. Roberto cerca di riparare ai danni che quel bestione sta facendo ai suoi oggetti, finché dice basta e il mostro diventa sempre più piccolo fino a che Roberto riesce a chiuderlo dentro una scatola. A quel punto torna la calma e Roberto corre dal sua papà chiedendo se è avanzato un po' di dolce. 
Mi piace molto come l'autrice ha scelto di descrivere la rabbia, rappresentandola come un enorme mostro rosso, così che ai bambini risulti molto chiaro di cosa si tratta. La rabbia quindi viene esternata, ma se non li si da dei limiti può fare grandi disastri. La rabbia è un'emozione che appartiene ad ognuno di noi, ed è giusto sperimentarla, così come è utile imparare a darle dei confini, per poter tornare poi calmi e tranquilli.
I vostri bimbi potrebbero rivolgervi delle domande tipo, "Mamma anche io a volte sento questa Cosa terribile! Cosa posso fare?". Approfittate di queste domande per spiegare a loro di non aver paura di esprimersi, anche nelle emozioni negative e che il mostro tornerà piccolo e loro saranno di nuovo sereni.


venerdì 18 aprile 2014

RECENSIONE: IL PIANETA DEI CALZINI SPAIATI


Dopo la mia assenza, scusate ma il piccolo necessitava delle cure della sua mamma, torno a raccontarvi i miei libri preferiti. Ed oggi ho scelto questo, scritto dalla famosa dj e conduttrice radiofonica La Pina. Infatti da anni lei si impegna nel sostenere SOS Villaggi dei Bambini, associazione che agisce per il sostegno dei bambini privi di cure familiari o che stanno per perderle. Ed i proventi della vendita di questo libro andranno proprio a sostenere questa preziosa associazione. Così il libro nasce per parlare d'amore, di diversità e libertà. Perché non è mai troppo presto per iniziare a raccontare ai nostri bambini che può esistere un mondo migliore di quello in cui viviamo. Tutto dipende da noi e e come dice La Pina nella sua prefazione "forse se una storia la si racconta tante volte, ad alta voce, dai e dai diventa realtà..."
La storia racconta quello che a tutte noi mamme è capitato almeno una volta...e nel mio caso anche tante volte!! Quando devi fare il bucato, prepari tutto, detersivo ammorbidente, apri il cesto della biancheria sporca e infili nel cestello... "due magliette, due canotte, mutande e calzini. 7 paia di calzini..". E quando la lavatrice finisce apri lo sportello, odori felice il profumo di pulito, inizi a tirare fuori la roba, c'è tutto tranne un calzino! "Eppure mi ricordo di averli messi tutti". Così la donna della storia, come noi, inizia a contare e ricontare i calzini. Ma niente, i calzini sono solo più 13! Ma lei non si preoccupa perché dov'è finito il calzino. E' andato nel Pianeta dei Calzini Spaiati. In questo pianeta i calzini trovano l'amore mentre sul nostro pianeta sono destinati ad essere appaiati fin dalla nascita! Non hanno altra scelta. Il nostro è il Pianta dei Calzini Appaiati. Mentre sul Pianeta dei Calzini spaiati puoi vedere "un gambaletto che si bacia con un calzerotto di lana" o "una parigina che fa gli occhi dolci a un fantasmino"


Così la donna ributta dentro la lavatrice il calzino sperando che anche lui possa ritrovarsi in un posto dove l'amore è libero e non ci sono pregiudizi.
In modo semplice e chiaro la metafora dei calzini ci spiega il rispetto per l'amore che sia eterosessuale, omosessuale e libero da pregiudizi di razza, sesso, età o religione. 
Chissà che anche il nostro pianeta non diventi un giorno come il Pianeta dei Calzini Spaiati!!

giovedì 10 aprile 2014

RECENSIONE: UN CUCCIOLO PER NINA


La piccola Nina, già protagonista di un altro delizioso albo "Il ciuccio di Nina", ci piace molto. Perché sa essere testona, determinata e allo stesso tempo dolce e tenera. Riesce ad ottenere ciò che vuole non facendo i capricci ma utilizzando la sua intelligenza e furbizia. Questa volta l'autrice ci descrive una situazione che spesso ci si trova ad affrontare in famiglia: il vostro bambino vi chiede di prendergli un animaletto trovando ovviamente la vostra negazione. Ma non è poi così importante il tema della storia, tra l'altro affrontato già in molti altri libri per bambini, ma lo è più come la piccola protagonista si ingegna per ottenere ciò che tanto desidera. E solo come i nostri piccolini sanno fare Nina mette in atto tutte le strategie in suo possesso, ovviamente con delicatezza e ironia, per ottenere un risvolto positivo. Immaginate la caparbietà di una moderna Pippi Calzelunghe (inimitabile, ovviamente) e la dolcezza di Heidi. Ecco questa è Nina. 
Dopo il rifiuto dei genitori Nina decide di "eleggere" come suo piccolo cucciolo il suo peluche e poi suo fratellino. Inizia un avventura che vede i poveri malcapitati sottostare alle "attenzione" della premurosa Nina. Qua le illustrazioni sono davvero spassose e più eloquenti delle parole del racconto.



Ma la piccola Nina nonostante la disponibilità dei suoi amichetti non è proprio soddisfatta. Un cucciolo vero è tutta un'altra cosa!E qui che interviene la vicina di casa, che notando l'impegno e l'amore per gli animali della piccola Nina, le offre di badare alla sua cagnolina, che aspetta i cuccioli. Così Nina riesce a realizzare il suo desiderio. 
Per i piccoli lettori Nina è sicuramente un personaggio positivo in cui immedesimarsi. Il contesto in cui si svolge la storia è comune (la famiglia, la cameretta, i giochi) E' simpatica, sorridente, dotata di notevole fantasia e forse grazie a tutto questo viene premiata!
Età di lettura: 3 anni

mercoledì 9 aprile 2014

RECENSIONE: LA VALLE DEI MULINI


Un'elogio alla diversità, alla unicità di ognuno di noi e alla necessità di non smettere mai di sognare. Questo capolavoro di Noelia Blanco e Valeria Docampo (già autrice de "La grande fabbrica delle parole" anche questo da non perdere) entra di diritto nella mia top ten dei migliori libri per bambini. Una fiaba dotata di magia sia per il testo che per le illustrazioni. Di una delicatezza che pochi libri sanno raggiungere e che le immagini esprimono in pieno facendoti quasi vivere e sentire ciò che descrivono. La storia narra di una valle, la Valle dei Mulini, in cui "vivevano uomini, donne e ragazzi simili a tutti gli altri". Ma un giorno nella valle arrivarono "le Macchine Perfette". Da quel giorno tutto divenne perfetto, ogni azione era perfetta e fu così che gli abitanti della valle smisero di sognare. E senza sogni anche il vento smise di soffiare così i mulini smisero di girare. La perfezione aveva fermato tutti. Ma non Anna, la piccola sarta del paese..



..che continuava a sognare e ad "immaginare di ricamare merletti di spuma di mare, bottini di stelle, merletti fatti di nuvole". Una sera incontrò l'Uomo-Uccello, un gigante che la notte cerca di volare indossando delle ali. 


Ma senza vento non si può volare, e soprattutto non si può volare senza sogni. Anna entusiasta decide che realizzerà il sogno del suo amico gigante, e anche un po' il suo, cucendo per lui un abito in grado di fagli prendere il volo. Si ricordò che gli abitanti, prima che arrivassero le Macchine Perfette, per esprimere i propri desideri si recavano nel Giardino dei Soffioni. Strinse tra le mani un soffione e con gli occhi chiusi soffiò forte ed espresse il suo desiderio. Il vento tornò a soffiare, ed inseguendo il soffione arrivò ai piedi di una montagna. Lì trovo i lunghi fili che le servivano per cucire l'abito dei suoi sogni. Il suo desiderio venne esaudito. Corse a casa e lavorò per tutta la notte. Esausta si addormentò, ma il mattino seguente venne svegliato da un forte rumore. Erano i mulini,  che avevano ripreso a girare perché il vento era tornato a soffiare. Il vento fece tornare anche i desideri scomparsi agli abitanti della valle, ed entrando nella bottega di Anna prese il magico vestito e lo consegnò all'Uomo-Uccello. Le Macchine Perfette iniziarono a spegnersi e in paese tutti fecero festa. Rivolsero lo sguardo in alto e videro spiegarsi in cielo un enorme uccello. Anna sapeva chi fosse...erano i suoi sogni!

martedì 8 aprile 2014

RECENSIONE: BOLLI BOLLI PENTOLINO FAI LA PAPPA AL MIO BAMBINO


Per le mamme un libro di ricette per bambini, buone anche per i grandi, davvero speciale. Ora vi spiego il perché. Chi come me, non è un asso in cucina, non ha molte idee e soprattutto non ha tempo non può perdersi questo ricettario. Il libro, nasce dall'esperienza maturata in più di 40 anni dagli oltre 50 Nidi d'infanzia del Comune di Bologna. Tutti i Nidi provvedono ai pasti con cucina interna e per la scelta degli ingredienti, della preparazione e delle modalità di presentazione si avvalgono della consulenza di nutrizionisti, igienisti e pedagogisti. Le materie prime proposte sono fresche e genuine, scelte secondo la stagionalità, e con particolare attenzione agli aspetti nutrizionali. Tutto questo dietro a ricette originali ma semplici da preparare anche per delle frane come me, e che fanno fatica a mettere in atto i tediosi consigli del pediatra.
Il libro si divide in sezioni (primi, secondi, contorni e merende). Ecco un esempio:


Le dosi, gli ingredienti e le modalità di cottura sono bene spiegate e inoltre ci sono alcune pagine dedicate all'educazione alimentare (Buone regole che favoriscono lo sviluppo armonico del bambino e della sua salute, domande più frequenti dei genitori con risposte di un nutrizionista). Il tutto è accompagnato da simpatiche filastrocche, create appositamente dalle educatrici dei Nidi, da poter raccontare al vostro bimbo proprio mentre mangia. Perché il pasto diventi un momento felice da vivere con serenità, sia a casa che in altri contesti. 


RECENSIONE: PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO

Per la categoria IMPERDIBILI e IRRINUNCIABILI oggi vi propongo la mia recensione su questo capolavoro della letteratura per l'infanzia. Leo Lionni, artista poliedrico, ha dato vita, segnando la nascita vera e propria dell'albo illustrato, a questa storia nel lontano 1959. Ed ancora oggi il suo libro rappresenta un opera che non può mancare nella bibliografia di ogni bambino. Lo so cosa state pensando. Non siete catturati dalla copertina? Vi sembra strano che i protagonisti siano due macchie? Beh.. è proprio questa la magia. E non preoccupatevi perchè ai vostri bimbi non sembrerà affatto strano. A differenza di noi adulti i bambini sanno vedere le cose per quelle che sono, senza filtri e preconcetti. Capiranno al volo chi sono i protagonisti e la grande amicizia che li lega. Già, è proprio di questo che si parla, di amicizia e di molto altro ancora. Piccolo Blu e Piccolo Giallo sono amici per la pelle. Insieme amano giocare a nascondino e  fare il girotondo. Un giorno Piccolo blu viene lasciato da solo in casa e Mamma blu gli raccomanda di aspettarla e di non uscire. Ma Piccolo blu non ubbidisce e va a cercare il suo grande amico per giocare un pò. Ma non lo trova subito: lo cerca in casa, per strada, dappertutto, ma nulla! Finché improvvisamente, girato l’angolo, lo vede ed esclama, come solo i bambini sanno fare: “Eccolo!”. L’entusiasmo e la gioia di essersi finalmente trovati sono incontenibili. I due si abbracciano fino a fondersi tra loro. 



Diventano una cosa sola, diventano VERDI. Allora vanno a giocare, scavano un tunnel, si arrampicano, finché non sono così stanchi che decidono di tornare a casa, da mamma e papà. Ma al loro arrivo succede qualcosa di inaspettato. Mamma blu e Papà blu non riconoscono più il figlio: 
tu non sei il nostro Piccolo Blu. Tu sei verde!
La stessa cosa si verifica a casa di Piccolo Giallo. i due sono così addolorati che iniziano a piangere, e piangere, ma non lacrime verdi. Dal loro pianto escono di nuovo il blu e il giallo. Ritrovano se stessi e si ricompongono. Dalla gioia di vedere di nuovo i propri figli anche i rispettivi genitori si abbracciano, diventando anche loro un po' verdi e capendo così cosa era successo ai loro bimbi. 
Una storia che affronta molti temi, l'amicizia, l'incontro prezioso con l'altro, l'identità, la paura di non essere più accettati. Il confronto con l'altro inevitabilmente lascia qualcosa dentro di noi, e quando l'amicizia e la gioia sono così grandi ci si fonde, si diventa una cosa sola. Amici per la pelle. E i due piccolini dimostrano ai loro genitori, che li rifiutano non riconoscendoli, che l'unione e la fusione sono un momento indispensabile per prendere qualcosa dall'altro, per assaporarlo fino in fondo, senza per questo perdere la propria identità. Meraviglioso. 

domenica 6 aprile 2014

ISPIRAZIONE

Vi scrivo direttamente da questa meravigliosa baia. La Baia del Silenzio di Sestri Levante. Questa  stupenda città ospita tutti gli anni il Festival Andersen. Quest'anno si svolgerà il secondo week end di giugno ed io di sicuro non mancherò. Così di fronte a questa meraviglia non potevo che lasciarmi ispirare e dare spazio ai miei pensieri... Eccoli!
 Domani andrò al secondo incontro del corso di primo livello di Nati per Leggere. Allora ho pensato di postarvi due riflessioni sul primo incontro che si è svolto lunedì scorso. Il corso è condotto da Fabrizia Bovio e Gabì Beltrandi, della Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi di Cuneo. Dalla loro più che decennale esperienza nel progetto Nati per Leggere nascono questi corsi e numerose attività rivolte ai bimbi di diverse età, per promuovere la lettura ad alta voce in famiglia. Tanto per iniziare sono rimasta sorpresa dal numero di partecipanti, educatrici, insegnanti, ostetriche, mamme...e poi io...umile piccola libraia! Davvero in tanti! 
Così ci hanno accolto e spiegato il corso partendo proprio da una lettura... 
Parla, canta, sorridi al tuo bambino, fin da quando viene al mondo: la tua voce lo accarezza, lo conforta, lo circonda. Aspetta, con calma, che lui ti risponda. Viaggia con lui, tra parole e colori, trasforma il suo mondo in piccole storie: fagli capire, con gesti e parole, la tenerezza dell'essere insieme. Le storie che ascolta lo portano in volo, gli danno parole che non conosceva, gli mettono in fuga i mostri più cupi, rispondono quiete a mille perché. Leggi ogni giorno con il tuo bambino. Digli così quanto bene gli vuoi, fagli un regalo che dura per sempre.
Incanto...che dire di più! Leggere al tuo bambino, con la voce che solo una fiaba e un racconto ti suscitano, lascia in lui un eredità gratuita per tutta la sua vita. Da questa consapevolezza, di pancia e di cuore,  si basa il prezioso compito della mamma. A presto!
 

venerdì 4 aprile 2014

I DANNI DEL MIO PICCOLO NICO

E dopo Isabella Allende è toccato anche a Paulo Coelho. I miei libri con Nicolò nei paraggi sono in serio pericolo. Urge trovare una soluzione! E mi è venuta in mente questa. Ve la propongo se anche i vostri piccoli terremoti hanno già seminato distruzione nelle vostre librerie. Siccome io ho delle grandi librerie che partono da terra Nicolò si diverte, ora che ha iniziato a muovere i suoi primi passi attaccandosi dappertutto, a tirate giù libro per libro dai due ripiani in basso. I libri dei grandi sono così belli!! Ed hanno un sacco di pagine sottili da strappare!! Ho pensato quindi che questi ripiani diventeranno la libreria di Nicolò. Voglio mettere tutti i suoi libri, quelli più robusti, cartonati, di stoffa, in modo che sia libero di prenderli, maneggiarli e giocare senza che la mamma gli dica ogni due minuti "nooo..Nicolò...no..non toccare"!!

giovedì 3 aprile 2014

OH-OH di Chris Haughton


Chi mi conosce un po’ conosce anche la mia passione per i gufi. E devo dire che questo simpatico libricino mi ha subito attirata per il suo protagonista, un piccolo gufetto. Ma non è solo un simpatico libricino! Uscito nel 2010 ha vinto ben 14 premi in tutto il mondo, è stato tradotto in numerose lingue e nel 2013 ha vinto il Premio Andersen come miglior libro per la fascia di età 0-6 anni. Che curriculum, eh? Ed ora, fresco di stampa, edito da Lapis Edizioni, è arrivato alla Cartoedicola. La storia è semplice, simpatica e buffa. Un piccolo gufetto addormentato cade dal suo nido e smarrito chiede ad uno scoiattolo di aiutarlo a ritrovare la sua mamma.

Inizia così la difficile e buffa ricerca della sua mamma, scambiata per un orsa, un coniglio, una rana. Ma grazie all'intervento di quest'ultima riescono finalmente a ritrovare la mamma. Tutti felici salgono sul nido per mangiare insieme la merenda...ma il gufetto si addormenta di nuovo...e oh-oh!!! Cade di nuovo! 
I testi si adattano perfettamente a simpatiche interpretazioni con la voce che faranno di sicuro divertire il vostro bambino e la storia si può arricchire facilmente...quando, per la trecentesima volta, dovrete rileggergliela di nuovo. Spendiamo ora due parole per le illustrazioni. Chris Haughton, oltre ad aver scritto la storia si è anche occupato dei disegni, essendo lui in realtà un brillante designer. Quello che più mi piace, infatti, sono i colori di questo libro, del tutto nuovi ed inusuali per un libro per bambini. Le solite tinte pastello vengono sostituite da colori caldi e decisi e gli animali sono stilizzati in modo tale da suscitare subito simpatia nei bambini...e non solo!

mercoledì 2 aprile 2014

RECENSIONE: "ANCHE LE PRINCIPESSE PORTANO GLI OCCHIALI


Oggi voglio proporvi un libro davvero carino! (Disponibile nella nostra sezione). Questo libro nasce da una giovane scrittrice (Elisa Raimondi) che come molti bambini ha dovuto “accettare” ben presto la presenza degli occhiali sul suo viso. Dalla sua esperienza è nato un progetto. “Progetto Elisa per la prevenzione primaria dell’ambliopia”. Il libro inizia così con una dolcissima dedica: “A tutti i bambini che, come me, portano gli occhiali. Alla mia mamma e al mio papà, per i quali, con o senza occhiali, resto sempre una principessa”.  La storia narra di una splendida bambina, che ama osservare la natura, passeggiare nei boschi, preparare gustose ricette ma soprattutto le piace trascorrere le sue giornate nella biblioteca del castello. Ma presto tutto sembra perdere la magia e la principessa diventa ogni giorno più triste. Sarà grazie all’intervento di una magica fata che la piccola principessa recupera il sorriso e la sua felicità. Grazie a due “cristalli incantati” tutto il suo mondo torna a vivere di sgargianti colori. Questa semplice storia, ma di chiara comprensione ad ogni bambino, è accompagnata dalle morbide e limpide illustrazioni di Stefania Pravato. Insomma un libro da leggere se dovete imbattervi nell’accettazione degli occhiali, ma non solo. In fondo c’è una parte dedicata alla spiegazione dell’ambliopia e nel come prevenire i difetti visivi nei bambini. È importante infatti fare un primo controllo già a partire dai 12 mesi. Molti difetti visivi, spesso non riconoscibili dai genitori, se riscontrati precocemente risultano più correggibili.


martedì 1 aprile 2014

INVESTIAMO NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA

Eccomi qua. Un po’ in ritardo ma vi posto le mie osservazioni sul seminario a cui ho partecipato venerdì “INVESTIAMO NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA”, tenuto dal Prof. Giancarlo Biasini (brillante pediatra 84enne…- è un uomo, si può dire l’età) del Centro per la Salute del Bambino di Trieste nonché padre fondatore del progetto “NATI PER LEGGERE” in Italia. Insomma, uno in gamba. E nella sua esposizione ne ha data piena dimostrazione. Il concetto fondamentale su cui si basa il progetto ed il motivo per cui è necessario investire nei primi 1000 giorni del nostro bambino è che proprio in questi 3 anni si verifica il maggior sviluppo del loro cervello. Per non farla troppo difficile. In pratica, nascono i neuroni, ma ciò che li rende utili sono le connessioni che creano, la RETE. Questa formazione è sì determinata geneticamente, ma solo in parte. Il resto lo facciamo noi, lo fa l’ambiente che circonda il nostro bambino. Lo fanno i genitori, gli adulti, insieme alla fatica che il piccolo ci mette, per completare questa costruzione. Per me è stato chiarissimo. Non c’è bisogno di andare molto oltre, anche se il buon Biasini, da scienziato, ha portato alla nostra attenzione nutriti  e rispettabili studi per affermare tutto questo. Il rendimento scolastico, le future capacità di affrontare e risolvere problemi sono il risultato di quanto natura, ma soprattutto ambiente hanno prodotto in questi 1000 giorni. Quindi l’ambiente migliore da creare intorno al nostro bambino dev’essere “Nutrito”. Che non vuol dire solo pensare a come e quanto mangia, se fa freddo o se fa caldo, se si ammalerà o dormirà abbastanza. Vuol dire “nutrirlo” con le parole, con la VOCE che le produce, la voce della mamma e del papà. Su questo si basa il progetto Nati per Leggere. Leggere ad alta voce al nostro bambino, fin da quando è piccino, gli assicura un miglior sviluppo cognitivo, ma soprattutto gli garantisce una fonte di “nutrimento” e di amore che rimarranno per sempre.

TANTO PER INIZIARE..

"Leggere vuol dire crearsi un proprio piccolo tesoro personale di ricordi e di emozioni, un tesoro che non sarà uguale a quello di nessun altro e che tuttavia potremo mettere in comune con altri."
(Susanna Tamaro)