mercoledì 10 dicembre 2014

La "piccola grande " Beatrice Alemagna

Tanto per iniziare a conoscere Beatrice Alemagna vi riporto questa interessante intervista fatta per il giornale L'Unità, per la quale tra l'altro disegna vignette di satira politica.
Beatrice Alemagna è un'illustra-autrice; che supera la semplice concezione di libri per bambini. Alcuni suoi libri sono grandi, grandi come pochi se ne vedono in giro. E si sfogliano con la delicatezza con la quale si osserva un opera d'arte in un museo. La stessa delicatezza ti viene trasmessa dalle sue parole e dai temi affrontati.
 
 
"Piccoletta è una bambina-bambina. Non una bambina-adulta, come la meravigliosa e illuminante Mafalda. E come tutti i bambini, Piccoletta esita, dubita, non capisce e dice cose ingenue, viste dal suo sguardo incuriosito, incapace di analizzare le cose con sicurezza. Eppure, nella confusione del mondo in cui vive, è una bambina decisa e piena di fantasia. Mi piacerebbe assomigliarle». Per assomigliarle, Beatrice Alemagna, alla sua creatura un po' le assomiglia davvero: magari non ha i capelli così sconvolti come la bambina che da un po' di tempo disegna per l'Unità e che commenta i fatti di questo nostro disastrato Paese. Nata a Bologna nel 1973, più a suo agio con matite e colori che con il greco e il latino, pare che all'età di 8 anni avesse già deciso il suo futuro: diventare illustratrice. Ed è andata proprio così. «Ho studiato grafica all'Isia di Urbino, perché allora non c'era un corso specializzato d'illustrazione. Sono un'autodidatta - dice Beatrice Alemagna - e cerco di mettere a frutto la mia "ignoranza" tecnica accentuando il lato maldestro e irregolare nelle mie immagini. Questo mi diverte e mi fa scoprire nuove cose ogni volta che inizio un nuovo libro». Poi, nel 1996, manda i suoi disegni a un concorso per illustratori che si svolge a Montreuil, in Francia, e vince il primo premio. Due anni dopo è già a Parigi dove inizia la sua collaborazione con importanti editori e disegna poster per il Centro Pompidou. Da lì in poi si moltiplicano i libri con suoi disegni, le mostre e i premi raccolti in mezzo mondo. In questi giorni è di nuovo nella sua Bologna e si dividerà tra la Fiera del Libro per Ragazzi e BoLibri, presentando Nel Paese delle pulcette (Phaidon, 9,95 euro), Jo singe garçon (autrement, 18 euro) e partecipando alla collettiva Italiano-Français/Français-Italiano. 10 illustrateurs en voyage, organizzata dall'editrice Topipittori e curata dall'Associazione Hamelin. L'Italia - e lei lo conferma - ha una tradizione di grandi illustratori e di studiosi del settore (penso ad Antonio Faeti e Paola Pallottino, tanto per fare due nomi), eppure questa forma d'arte e di narrazione ha sempre stentato ad essere riconosciuta a pieno. Perché? «Oggi le cose sono cambiate. Da qualche anno c'è un'attenzione diversa e il pubblico si è accorto che dietro i libri illustrati c'è un universo da scoprire. Questo perché, sempre di più, il mondo dei libri con le immagini non si rivolge solo all'infanzia ma anche agli adulti. Personalmente non mi considero una che fa libri per bambini ma che fa libri illustrati. Quando mi chiedono a quale fascia mi rivolgo, dico sempre che i miei libri vanno dai 4 anni fino ad un'età indeterminata. Un adulto può benissimo leggere un bel libro illustrato e provare delle emozioni forti. Un buon libro per bambini è senza dubbio un buon libro anche per i grandi». Nel dopo Harry Potter, quando si parla di letteratura per ragazzi, si pensa esclusivamente al fantasy e alla magia. Invece, lei, mi sembra più interessata alle dimensioni della fiaba e delle storie con forti agganci alla realtà. È così? «Si, mi piace pensare di discendere dalla tradizione cosiddetta rodariana, legata alla realtà e ai suoi problemi. Ho amato immensamente Rodari, Malerba, Calvino, quando ero piccola. Il fantasy non m'interessa perché credo che ci sia già tanto da capire e analizzare nella realtà per interessarsi a principesse e unicorni». Come nascono le sue idee grafiche? «Dai desideri e dai sentimenti che mi abitano nel momento in cui faccio un libro. Dal mio bagaglio culturale, dai ricordi e dai sogni. E anche dalla voglia di sorprendere me stessa». Com'è organizzata una sua giornata-tipo di lavoro? «Non ho orari precisi per disegnare, né mi piace darmi regole perché non sempre so disegnare o riesco a esprimermi con il disegno. Ci sono giorni in cui tenere una matita in mano mi sembra impossibile». Matite, penne, pennelli, colori e… computer. Che cosa preferisce? «Amo il rapporto con la carta, l'odore dei colori, il suono delle matite. Amo sentirmi artigiana e artigianale. Il computer mette un filtro tra me e i miei pensieri, li rende asettici e lontani». Ha mai disegnato storie a fumetti o pensa di farlo? «Mai, ma mi piacerebbe un giorno tentare l'esperienza. Per ora apprezzo l'idea di disegnare solo una parte di testo, di "eleggere" il momento della narrazione che prediligo. E soprattutto mi piacciono le cose non dette, i misteri che restano dietro ciò che non si racconta». Come vede la situazione politica in Francia e in Italia? «Vuole che le spieghi le differenze tra "Berlusy" e "Sarkozoni"? Non credo ce ne siano poi tante. Trovo che la Francia, politicamente parlando, assomigli sempre di più all'Italia, ma francamente mi riesce difficile parlare di politica. Mi sento impotente rispetto al potere e a coloro che lo usurpano. Penso che ci sia molta sofferenza, tra la gente onesta e il mio modo per sostenere queste persone, è quello di dare la parola a Piccoletta». Molte illustratrici sono donne: c'è un di più di sensibilità femminile? «Forse le donne sono più in contatto con il loro mondo interiore e riescono più facilmente ad accedervi. Ma trovo che la creatività maschile abbia altri punti di forza. Spesso mi diverto a osservare delle immagini e a cercare di indovinare se sono state fatte da un uomo o da una donna. La maggior parte delle volte, sbaglio». A che cosa sta lavorando e qual è il suo sogno nel cassetto? «Ho appena finito di scrivere una storia che uscirà con la casa editrice giapponese SkyFish Graphix e tra breve inizierò a illustrarla. Con mio grande stupore sono stata invitata a creare una collana per bambini. Il 28 marzo sarò presente con Jo singe garçon al Salone del libro di Parigi. Il mio sogno nel cassetto è quello di trovare altre dimensioni della mia creatività, di conoscere nuovi mezzi espressivi, di imparare ed evolvere sempre, di non dimenticare mai che quando ho deciso che avrei fatto questo lavoro è stato perché sarei stata felice disegnando e creando. Ma il mio vero sogno è quello di vivere un giorno in una casa su un lago»." di Renato Pallavicini

venerdì 5 dicembre 2014

SCOPRI L'AUTORE: BEATRICE ALEMAGNA


Per il mese di Dicembre la libreria dei bambini de "La Cartoedicola" di Savigliano vi invita a scoprire l'intera bibliografia, attualmente in commercio, di una delle autrici e illustratrici più interessante e rappresentativa della letteratura per l'infanzia. 


BEATRICE ALEMAGNA

Inoltre avrete la possibilità di far partecipare i vostri bimbi a LETTURE ANIMATE  e LABORATORI CREATIVI.

Questo mese, il 13 dicembre dalle ore 15.30, presso il doposcuola "Il Meridiano" di Savigliano, i bimbi potranno ascoltare le storie e ammirare le meravigliose illustrazioni di Beatrice Alemagna; si svolgerà in seguito il laboratorio creativo. 

Vi aspetto alla libreria e al laboratorio per entrare nel meraviglioso mondo di Beatrice Alemagna.

Durante tutto il mese potrete leggere sul blog approfondimenti e recensioni!!!

Per iscrizioni e informazioni potete rivolgervi a "La Cartoedicola", Via del Pascolo/angolo Via Chicchigneto a Savigliano. Tel. 0172.371743
 
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mercoledì 19 novembre 2014

2° INCONTRO di "SCOPRI L'AUTORE"

 
In una grigia e piovosa giornata di novembre niente di più azzeccato sono stati i meravigliosi libri di Hervè Tullet...che con i suoi colori, le sua coinvolgenti storie-gioco hanno portato una ventata di allegria per tutti noi. Ecco un po' di foto:
- "Colori", Franco Cosimo Panini -


- "Cucù, sono Turlututù", Franco Cosimo Panini -


- Il laboratorio: giochiamo con i colori -
 


- Disegnamo dei cerchi poi...1 2 3...cambio!! -
 


- Ora disegnamo dei puntini...1 2 3 cambio!!! -
 


- Aggiungiamo dei petali...-
 
- Ed ecco i nostri capolavori -
 




 
Di nuovo un grazie enorme a tutti, ma in particolare ai miei bimbi che sono stati bravissimi... e diventeranno dei grandi lettori!

giovedì 6 novembre 2014

HERVè TULLET...




Hervè tullet nasce nel 1958 in Normandia. Dopo aver studiato Belle Arti e Arti Decorative ha lavorato per dieci anni come Art Director. Nel 1990 realizza le sue prime illustrazioni per la stampa. Nel 1994 viene pubblicato in Francia il suo primo libro per bambini edito da Seuil Jeunesse: “Comment Papa a rencontré Maman” , tradotto poi in Italia da Salani “Come papà ha incontrato la mamma”.
Non dovette aspettare a lungo per ricevere il primo riconoscimento: nel 1998 riceve il Premio per la saggistica alla Fiera Internazionale del Libro di Bologna con “Faut Pas Confondre”, anche questo edito da Salani, “Non ti confondere”.
In seguito Tullet con i suoi libri della serie “Il gioco di…”(dal 2006 in poi) insieme a “I cinque sensi” include nel suo lavoro non solo la lettura in sé del libro, ma anche il toccare, sentire ed interagire con essi, arrivando così a coinvolgere i bambini già dalla primissima infanzia.
Con “Io sono Blop” , pubblicato nel 2005, che segna la nascita di una camaleontica forma emblema del suo lavoro, o “Turlututù..” (2007), lo strano occhio che guida i bambini attraverso domande e risposte, Hervè Tullet afferma  il suo concetto: sollecitare il lettore a integrarsi realmente nel suo lavoro.
“Le grand livre du hasard”, tradotto in 25 lingue,  nel 2009 vince il Premio Pitchou per la migliore opera di letteratura per l’infanzia alla Fiera dei libri per Bambini di Saint-Paul-Trois-Chateaux a cui hanno fatto seguito una mostra in Corea nel 2009, alla Modern Tate Gallery di Londra nel 2011,  in Francia (Montreuil, Rennes, Roubaix) e all’estero (Los Angeles, Istanbul) .
A lui si deve una completa rivoluzione degli ‘activity books’ con “À toi de gribouiller” ,“Pasticci e colori” edito da Rizzoli nel 2007, “Livre de coloriages”(2009) e “Le livre avec un trou” (2011).  
“Un livre” (“Un libro” edito da Franco Cosimo Panini nel 2010) è il libro omaggio al lavoro di Leo Lionni che lo ha ispirato e spinto a dedicarsi all'illustrazione. Solo tre puntini, una giallo, uno blu e uno rosso e la magia ha inizio. Il suo lavoro si è aggiudicato di recente  il "Sorcières Prize 2011", e  il "Pépite Prize of digital creation" al Children’s Book Festival di Montreuil 2012.
Il suo ultimo libro uscito in Italia è “Colori” (2014), anche questo edito da Franco Cosimo Panini.


martedì 4 novembre 2014

HERVE' TULLET

Questo mese vieni a scoprire un autore geniale, giocoso e creativo... HERVE' TULLET! I suoi libri oltre ad essere vere e proprie esplosioni di colore si prestano al gioco, alla lettura, alla logica e alla condivisione!!! 


venerdì 24 ottobre 2014

1° INCONTRO DI "SCOPRI L'AUTORE"

E' stato un successo il primo incontro di "SCOPRI L'AUTORE", che si è svolto Sabato 18 Ottobre. Protagonisti: Eric Carle e i suoi meravigliosi libri, i bambini, la voglia di ascoltare, di giocare, sperimentare, condividere, imparare...ecco un po' di immagini da questo creativo pomeriggio insieme!
- Lettura di "Il piccolo ragno tesse e tace" -

- Lettura di "Amici per sempre" -


- Il laboratorio creativo: impariamo l'arte di Eric Carle! -

- Si dipinge con le tempere la carta velina, si ritaglia...- 

- Si incolla...e -
- Ed ecco i nostri "piccoli bruchi mai sazi" -




- Anche i più piccoli hanno potuto conoscere l'arte di Eric Carle - 
Non posso che dirmi soddisfatta di questo evento, relativo al mio progetto "Scopri l'Autore" e un grazie a tutti i bambini, alle mamme, e alle mie collaboratrici, la dott.ssa Silvia Vanni, l'educatrice Francesca Mana e l'illustratrice Elena Mellano. 

sabato 11 ottobre 2014

"AMICI PER SEMPRE" di Eric Carle

Partiamo dalla fine. Questo è l'ultimo libro scritto da Eric Carle edito da Mondadori a Maggio 2014. Un libro sull'amicizia, sui legami forti, che resistono al tempo e alla distanza.  
La storia è semplice ma ricca di emozioni. I due bambini sono amici, e come tutti gli amici trascorrono le giornate a giocare, a rincorrersi, e a confidarsi i segreti. 

Ma presto uno di loro rimane solo. La bambina è dovuta partire e i due non possono più stare insieme. Il bambino non si da per vinto e decide che ritroverà la sua cara amica. E dopo aver contato fino a 10 affronta con coraggio e decisione l'avventura. L'impresa non è semplice. Deve attraversare un fiume, scalare una montagna, passare attraverso un prato durante la pioggia e una foresta piena di ombre spaventose.
- Bump -

- Splish! Splash! -
E dopo tutte queste avventure, arriva in uno splendido giardino fiorito, nel quale raccoglie un bel mazzo di fiori... e finalmente compare la sua amica. Lei sorridendo gli dice: "sapevo che saresti arrivato". E ricominciano a giocare, rincorrersi e confidarsi segreti...e poi..non vi posso svelare il finale!!
Ho scelto di partire dall'ultimo libro di Eric Carle perché trovo che, oltre alla bellissima storia, sull'amicizia e sulle capacità di affrontare qualsiasi ostacolo per essa, possiamo ammirare in tutto il suo splendore l'arte dell'autore. Le tavole a due pagine mostrano la tecnica pittorica utilizzata da Carle e fanno immergere a pieno nella storia. Presto scriverò un post sulla tecnica utilizzata da Carle per creare le sue illustrazioni e i suoi personaggi. Come sempre grande attenzione da parte dell'autore per il mondo della natura e per i sentimenti e le emozioni dei piccoli lettori.
Per questo albo Carle si è ispirato ad una vicenda personale e alla fine del libro ce la racconta. Proprio come i due piccoli protagonisti anche a Carle è successo di doversi separare da una sua amica, quando all'età di 6 anni si è dovuto trasferire in Germania con i suoi genitori.
- Giugno 1932 -
E pensate che dopo tantissimi anni, forse anche grazie a questo libro, Eric Carle ha potuto riabbracciare la sua amica di infanzia!



mercoledì 8 ottobre 2014

Bibliografia illustrata di Eric Carle


Libri di  ERIC CARLE attualmente IN COMMERCIO in Italia:

“Il piccolo bruco mai sazio” MONDADORI (1969)
“Il piccolo bruco mai sazio. Libro Pop-up” MONDADORI
“Il piccolissimo bruco mai sazio” MONDADORI
“Il piccolo grande bruco mai sazio” MONDADORI

“Il piccolo seme” MONDADORI (1970)






“Vuoi essere mio amico?” LA MARGHERITA (1971)




“Papà per favore mi prendi la luna?” LA MARGHERITA (1976)





“La coccinella prepotente” MONDADORI (1977)






“Perché fu scelta la colomba” MONDADORI (1979)




“Una casa per il paguro Bernardo”  MONDADORI (1987)









“Il piccolo ragno tesse e tace” MONDADORI (1990)




“Martedì: spaghetti” LA MARGHERITA (1993)







"Dalla testa ai piedi” LA MARGHERITA (1997)




“Il canguro ce l’ha la mamma?” LA MARGHERITA (2000)





“L’ippocampo. Un papà speciale” MONDADORI (2005)






“L’artista che dipinse il cavallo blu” MONDADORI (2011)





Amici per sempre ” MONDADORI (2013)








Libri di ERIC CARLE  tradotti in Italiano ma attualmente FUORI CATALOGO:
“Dieci paperelle in alto mare” MONDADORI (1997)










“Una lucciola tutta sola” MONDADORI (1995)




“Il canto del piccolo grillo” MONDADORI (1990)


“Il camaleonte variopinto” MONDADORI (1979)






“Il gallo giramondo” MONDADORI (1972)

Eric Carle: il grande scrittore "mai sazio".

 
Eric Carle è conosciuto  e amato come il creatore di albi illustrati brillanti e innovativi per bambini. Il suo lavoro più famoso, “Il piccolo bruco mai sazio”, si è fatto strada nel cuore di milioni di bambini in tutto il mondo; è stato tradotto in 60 lingue ed ha venduto circa 38 milioni di copie. Dopo la pubblicazione della prima opera, 1969, Eric Carle ha illustrato più di 60 libri, quasi tutti diventati best sellers, molti dei quali scritti da lui e più di 127 milioni di copie dei suoi libri sono state vendute in tutto il mondo.

Eric Carle nasce a Syracuse, New York, nel 1929. All'età di 6 anni si trasferisce con i suoi genitori in Germania dove studia e si laurea nella prestigiosa Scuola d’Arte Akademie der bildenden Kùnste a Stoccarda. Ma il suo sogno era sempre stato quello di tornare negli Stati Uniti, la patria dei suoi ricordi d’infanzia più felici. Così, nel 1952,  con 40 dollari in tasca e in mano un buon portfolio arriva a New York dove presto trova lavoro come grafico nel settore pubblicitario del New York Times. Successivamente diventa direttore creativo di un’agenzia pubblicitaria.

Un giorno Bill Martin Jr, rispettato educatore e autore chiama Eric Carle per illustrare una storia che aveva scritto. Martin era rimasto colpito dall'immagine di una aragosta rossa che Carle aveva creato per un annuncio pubblicitario. "Brown Bear, Brown Bear, What Do You See?" è il risultato della loro collaborazione.

Ancora oggi è uno dei libri preferiti dai bambini di tutto il mondo. Questo è l’inizio della vera carriera di Eric Carle e presto inizia anche a scrivere le sue storie. Il suo primo libro completo "1, 2, 3 to the zoo" seguito poco dopo da "The very hungry caterpillar". Quest'ultimo è anche il primo libro di Eric Carle tradotto e pubblicato in Italia, da Mondadori.
 
L’arte di Eric Carle si distingue ed è subito riconoscibile. Le sue opere sono create  con la tecnica del collage usando pezzi di carta velina colorati da lui e che in seguito ritaglia creando immagini allegre e luminose. Molti dei suoi libri presentano una nuova dimensione – pagine fustellate, scintillii di luci.. - come in "The Very Lonely Firefly", o come in "The very quiet cricket" c'è persino il verso realistico del grillo. Purtroppo questi due titoli non attualmente in commercio in Italia. Tutte queste caratteristiche danno ai libri un aspetto giocoso: un gioco che può essere letto, un libro che può essere toccato. 

 
I bambini si divertono molto a lavorare con il collage e poi gli spediscono le immagini che hanno fatto loro stessi, ispirati alle sue illustrazioni. Carle riceve centinaia di lettere a settimana dai suoi ammiratori.
Il segreto del fascino dei libri di Eric Carle sta nel loro essere intuitivi e facilmente comprensibili. I temi delle sue storie derivano solitamente dalla sua immensa conoscenza e amore per la natura, un interesse in comune con i bambini. Oltre ad essere belli e divertenti i suoi libri offrono ai bambini l’opportunità di imparare qualcosa sul mondo che li circonda.  E' l'attenzione per i bambini, per i loro sentimenti e le loro curiosità, per la loro creatività e per la loro crescita intellettuale, che rende la lettura dei suoi libri un’esperienza duratura e stimolante. Carle dice:
 “con molti dei miei libri tento di colmare il divario tra la casa e la scuola. La casa rappresenta, o dovrebbe rappresentare, calore, sicurezza, gioco, abbracci…. La scuola è un luogo nuovo e strano per un bambino. Sarà un luogo felice? Ci sono anche persone nuove, insegnanti, compagni di classe. Saranno amichevoli? Credo che il passaggio da casa a scuola sia il secondo più grande trauma dell’infanzia; il primo è, ovviamente, la nascita. Infatti, in entrambi i casi si deve lasciare un luogo caldo e protetto per uno sconosciuto. E spesso ciò che non si conosce fa paura. Nei miei libri cerco di contrastare questa paura, per sostituirla con un messaggio positivo. Credo inoltre  che i bambini sia naturalmente creativi e desiderosi di imparare. Voglio mostrare loro che l’apprendimento può essere davvero affascinante e divertente”
Eric Carle con sua moglie Barbara ha due figli, un figlio e una figlia, e passano il loro tempo tra la Florida e le colline del North Carolina.